Casa Kbirr
Corso Vittorio Emanuele, 53, Torre del Greco, NA, Italia
Casa KBirr è la casa della birra artigianale, non filtrata, non pastorizzata, fatta a Napoli e dedicata a Napoli. Luogo di incontro per gli amanti dei brindisi e per tutti quelli che trovano sempre una scusa per festeggiare.
Un locale dall’area casalinga, tovaglie da far invidia a mammà e tegamini selezionatissimi secondo la tradizione partenopea con porzioni da “può accompagnare solo” le ottime birre!
Ragù, polpette fritte, pasta e patate, pasta e fagioli, ziti alla genovese, spaghetti capperi e olive, polpettone, parmigiana, fritti, frittatine di pasta, spaghetti aglio, olio e peperoncino, panini “ignoranti” e amore.
Tutto questo per loro, le vere protagoniste: le birre di casa KBirr.
Natavota: con tanto di etichetta stilizzata di San Gennaro, lager bionda molto leggera dal sapore intenso ma altamente digeribile e gustosa.
Jattura: prodotta con una percentuale di malto whisky affumicato con legna di torba, si presenta dolce e corposa.
Paliata: malti tostati e caramello, corposa. Lascia subito posto a note di caffè, nocciola e cioccolato amaro.
Cuore di Napoli: una American Pale Ale (APA) dal corpo leggero. I luppoli esotici sono i protagonisti dando alla birra un gusto speziato.
Natavota Red: dai toni fruttati. La dolcezza del malto la rende molto godibile anche se è molto alcolica.
Emozioni tutte da bere!
D’altronde tutti i prodotti sono ricercati e trattati con amore. Dal pane dell’antico forno Malafronte di Gragnano, alla pasta trafilata al bronzo del Pastificio Gentile di Gragnano, all’olio Evo Schinosa delle Aziende Agricole Di Martino, alla carne di Griff Burger e di Sabatino Cillo fino ad arrivare ai taralli di Leopoldo che confermano così il binomio birra&taralli. Il dessert è firmato dai cioccolatini Nero Vesuvio accompagnati dai liquori della distilleria Il Nastro d’oro di Massa Lubrense.
Alla Salute!
E comunque nonna dice sempre che un motivo per brindare e per mangiare bene lo si trova sempre e Casa KBirr lo sa. Le sue scelte d’amore tra “o menù pe magnà” (il menù per mangiare) e il “o menù pe bbevere” (il menù per bere) non si smentiscono mai!
Dobbiamo festeggiare.
A quanti brindisi siamo?
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